La sveglia è alle 3 e mezza della mattina. La macchina prenotata per la visita al Borobudur passa sotto la mia stanza in affitto alle 4, una sorta di car sharing organizzato tra piccole agenzie... Niente... non sento la sveglia, prendo coscienza sollo ale 6, dopo un sonno catalettico. Gentilmente riescono a trovarmi un posto nella visita successiva delle 7... Vorrà dire perdere la vista dell'alba dall'alto e beccarsi il caldo torrido del giorno, ma comunque non avere perso l'intero costo del pacchetto.
In ogni caso di lì a poco non rimpiango più nulla. Come capita spesso il caldo è sopportabile, l'umidità pure e il anche il maggior numero di visitatori non annoia. Solo il sarong (gonnellino) che gli stranieri sono obbligati ad indossare a volte mi desta qualche problema tecnico nel camminare...
In ogni caso di lì a poco non rimpiango più nulla. Come capita spesso il caldo è sopportabile, l'umidità pure e il anche il maggior numero di visitatori non annoia. Solo il sarong (gonnellino) che gli stranieri sono obbligati ad indossare a volte mi desta qualche problema tecnico nel camminare...
I visitatori sono al 90% studenti delle superiori provenienti da altre isole dell'Indonesia, divisi ancora in classi mascili e femminili, che vengono a vedere il sito archeologico più bello e importante del loro paese. Come per noi la gita al Colosseo forse o a San Pietro. Però è una San Pietro aperta, esposta alle intemperie e immersa in una giungla tropicale. Spesso mi fermano per farmi essenzialmente le stesse domande, a loro evidentemente servono per dei compiti a casa: da dove vengo, perchè sono lì, se mi piace il posto, cosa mi piace dell'Indonesia... E' bello dir la propria e sentirsi interpellare con gentilezza; di solito sono i turisti a fermare la gente per chiedere informazioni, qui è il contrario. Addirittura alcuni prendono il microfono per registrare; se non capiscono il mio inglese, lo potranno decifrare con calma dopo.
Borobudur non è solo un sito archeologico, è il tempio buddista tra i più grandi e antichi al mondo, è una montagna di roccia vulcanica scolpita e decorata come un immenso mandala ed è tuttora usato per il pelligrinaggio e cerimonie buddiste. Il rituale vuole che si facciano tre giri completi per ognuno dei quattro piani in senso antiorario... Io mi riprometto di farne almeno uno, ma si fa presto a perdere l'orientamento. Il percorso è eccezionale e labirintico. Le quattro scale molto ripide, corrispondenti ai quattori lati della struttura, sono coperte da archi e uguali tra loro. Le innumerevoli statue e bassorilievi che accompagnano i corridoi sembrano vivi, sembrano parlare, e il silenzio che emerge dai vari Budda in meditazione sembra tangibile. La roccia stessa sembra trasmettere un clima di tranquillità e introspezione...
Borobudur non è solo un sito archeologico, è il tempio buddista tra i più grandi e antichi al mondo, è una montagna di roccia vulcanica scolpita e decorata come un immenso mandala ed è tuttora usato per il pelligrinaggio e cerimonie buddiste. Il rituale vuole che si facciano tre giri completi per ognuno dei quattro piani in senso antiorario... Io mi riprometto di farne almeno uno, ma si fa presto a perdere l'orientamento. Il percorso è eccezionale e labirintico. Le quattro scale molto ripide, corrispondenti ai quattori lati della struttura, sono coperte da archi e uguali tra loro. Le innumerevoli statue e bassorilievi che accompagnano i corridoi sembrano vivi, sembrano parlare, e il silenzio che emerge dai vari Budda in meditazione sembra tangibile. La roccia stessa sembra trasmettere un clima di tranquillità e introspezione...
Non ho visto in rete articoli in lingua italiana veramente esaustivi su questo bellissimo luogo, che ne riassumano sufficientemente la storia e l'atmosfera. Spero che la scheda che ho intenzione di fare all'interno della pagina su Yogyakarta possa dare qualche spunto utile.